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AL VIA IL 5 OTTOBRE 2020 LA CAMPAGNA VACINALE ANTINFLUENZALE 2020-2021

(fonte Assessorato alla Sanità Regione Sicilia)
“Prende il via il “Programma di vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica per l’anno 2020/2021” rivolto ai soggetti con età superiore o pari a 60 anni, ai soggetti a rischio, ai soggetti appartenenti alle categorie di pubblico interesse collettivo, nonché ai bambini a partire dai sei mesi di età e alle donne a qualsiasi trimestre di gravidanza.
Il programma vaccinale avrà inizio in tutto il territorio regionale giorno 05 Ottobre 2020 ed avrà termine in data 28 Febbraio 2021 e sarà condotto dalle Aziende Sanitarie Provinciali anche con il coinvolgimento e la collaborazione, come per gli anni passati, dei Pediatri di Libera Scelta (PLS) e dei Medici di Medicina Generale (MMG).
Nel corso della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020-2021, nel rispetto del “Calendario Vaccinale per la Vita” dovrà essere offerta in co-somministrazione con il vaccino antinfluenzale, la vaccinazione anti-pneumococcica ed in alternativa, nei soggetti già vaccinati correttamente per lo pneumococco, la vaccinazione anti-dTpa (richiamo decennale) e/o la vaccinazione anti-zoster.
Le campagne di vaccinazione hanno dimostrato, se correttamente condotte, un profilo di costi/benefici estremamente favorevole e vantaggioso.
Considerato che nella prossima stagione infuenzale 2020/2021 non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, è necessario ribadire l’importanza della vaccinazione antinfluenzale , in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, al fine di ridurre la circolazione dell’influenza, la pressione sul servizio sanitario, semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti; vaccinarsi rende la diagnosi differenziale più facile e porta rapidamente all’isolamento di eventuali casi di coronavirus.
La vaccinazione contro l’influenza stagionale, in vista del prossimo autunno-inverno, è ancora più importante non solo per poter distinguere tra le due infezioni, ma anche perché i virus influenzali facilitano l’ingresso del coronavirus nei polmoni tramite una sovraespressione di recettori Ace2 nelle cellule epiteliali alveolari: una recente esposizione al virus dell’influenza potrebbe, pertanto, peggiorare l’esito di Covid-19 e rendere più impegnativo il decorso della malattia. In aggiunta, in una situazione post influenzale, il sistema immunitario già indebolito rende il soggetto molto più suscettibile ad una eventuale infezione secondaria.
Un recente studio condotto in Brasile su 92mila soggetti ha dimostrato una riduzione dell’8% dei ricoveri in Terapia Intensiva e del 17% della mortalità da SARS-CoV-2 nei soggetti vaccinati contro l’influenza stagionale”.

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